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VAL BISENZIO: LA MONTAGNA DELLA TOSCANA

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#viavandelli - #particonnoi     

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Non hai mai sentito parlare della Val Bisenzio? Questa è un’ottima occasione per rimediare!

TRE MOTIVI PER PARTIRE

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Attraverseremo due Aree Naturali di interesse locale lungo lo 00

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È un percorso ricco anche di numerose tracce storiche, dagli etruschi fino al parco memoriale della Linea Gotica

LA TUA GUIDA

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Giulia P.

     ⚠ IL VIAGGIO IN BREVE ⚠   

Luogo: Prato (PO)

Stile: ad anello

Durata: 4 giorni e 3 notti

Sistemazione: Rifugio, Albergo, Ostello

Difficoltà: Media+

Consigli utili per lo zaino e Abbigliamento 

DAL 2 AL 5 GIUGNO

COSA VEDRAI

Un trekking ad anello intenso, avventuroso ed emozionante alla scoperta della “valle onde Bisenzio si dichina”, per dirlo con le parole del sommo poeta Dante. Un viaggio pensato per poter apprezzare la ricchezza naturalistica e storica che questa valle offre: attraverseremo infatti due aree protette, la Riserva Naturale Acquerino - Cantagallo ed il parco regionale dei Monti della Calvana e i luoghi che furono teatro di aspri scontri durante la Seconda Guerra Mondiale.

Passeremo dalle faggete e dai castagneti della riva destra del Bisenzio ai paesaggi carsici e alle praterie d’alta quota della riva sinistra, seguiremo per un tratto la Via della Lana e della Seta.

 

Sei pronto a farti meravigliare da questa valle?

PROGRAMMA:

1° giorno:  Km 26, dislivelli: + 1400 m

Prato - Rifugio le Cave

Inconto con la guida alle ore 08.00. il nostro viaggio parte da Santa Lucia, località di Prato a guardia dello sbocco della valle del Bisenzio. Si inizia subito a salire lungo le pendici del monte Le Coste, detta anche Spazzavento, fino a raggiungere il mausoleo di Curzio Malaparte, scrittore pratese.

Si prosegue raggiungendo il Monte Javello, uno dei capisaldi della Resistenza Pratese, lasciando il paesaggio collinare per addentrarci nelle faggete che caratterizzano la riserva naturale Acquerino-Cantagallo. Il simbolo della riserva, oltre al cervo, è il Faggione di Luogomano, albero secolare di più di 200 anni. Si raggiunge per il pernottamento il Rifugio Le Cave, antico cascinale, immerso in un castagneto secolare.

2° giorno:  Km 24, dislivelli: +950 m

Rifugio le Cave - Montepiano

Dal rifugio in breve si raggiunge il sentiero 00 che in questo tratto coincide con il Sentiero Italia CAI, con la Grande Escursione Appenninica e con il sentiero europeo E1. Lungo il sentiero si aprono ampie vedute sia sulla valle del Limentra che sulla val di Bisenzio. Si attraversa il tabernacolo di Gavigno e si prosegue sempre lungo lo 00, lungo lo spartiacque appenninico, dove sono tuttora visibili i cippi di confine fra il granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Raggiunto l’Alpe di Cavarzano, un altopiano con ricchi pascoli, si scende fino alla medievale Badia di Santa Maria.

3° giorno:  Km 23, dislivelli: +650 m

Montepiano – Le Fornaci

Lasciando questa terra di confine si inizia ad avvicinarsi di nuovo alla città proseguendo ancora per un po’ lungo lo 00. Si incontra lungo il sentiero il Poggio Torricella, dove nel settembre 1944 si svolse una cruenta battaglia. Qui un monumento, insieme al recupero di alcune postazioni, ricorda quella battaglia che segnò la liberazione di Vernio dall’occupazione tedesca. Si prosegue verso Dogana, uno dei valichi di collegamento tra la valle del Mugello e quella del Bisenzio. Entrati a Montecuccoli, percorrendo un tratto del nuovo cammino Micaelico, si attraversano l’Ecovillaggio Basilico e il borgo “Tutto è vita”, un ambizioso ed innovativo progetto di ricostruzione di un borgo abbandonato. Si raggiunge infine l’Ostello di Le Fornaci per il pernottamento.

4° giorno:  Km 16, dislivelli: +670 m

Le Fornaci – Prato

Dal piccolo abitato di Le Fornaci si sale lungo il fianco del complesso carsico dei Monti della Calvana fino al Monte Maggiore, la cima più elevata da cui si gode un paesaggio straordinario a 360 gradi e dove è frequente trovare branchi di cavalli allo stato brado. Dalla cima inizia la discesa verso Foce dei Cerri fino a raggiungere il memoriale di Valibona, un luogo anche questo legato alla resistenza partigiana. Il percorso si conclude scendendo lungo la valle del Rio Buti fino ad arrivare al Cavalciotto, l’opera idraulica che ha fornito alla città le acque del Bisenzio utilizzate per muovere mulini e gualchiere. Attraversando un ponte pedonale si raggiunge il punto di partenza.

PREZZO:

330,00 € per persona per gruppi con 4-5 iscritti

270,00 € per persona per gruppi con 6-7 iscritti

240,00 € per persona per gruppi con 8+ iscritti

Sistemazione: abbiamo selezionato piccole strutture ricettive che da generazioni sono "ospitalieri" del nostro Appennino. Le camere sono doppie, triple o quadruple (camerata nel rifugio e ostello). Essendo un gruppo è richiesto spirito di adattamento e comunità.

La quota comprende:

  • Pernottamento con colazione; 

  • Guida GAE che vi accompagna per tutto il viaggio;

  • Trasporto bagagli da una struttura all'altra;

  • Copertura assicurativa di responsabilità civile.

 

La quota non comprende: 

  • I pranzi, le cene, alimenti, bevande supplementari ed extra;

  • Tassa di soggiorno dove prevista (da pagare direttamente in struttura);

  • Il Trasferimento da/per il punto di partenza;

  • Tutto quanto non indicato nella voce “la quota comprende”.

NOTE:

È richiesto una caparra di 50 euro al momento della prenotazione.  

Il trekking verrà effettuato al raggiungimento di 4 persone paganti. 

La guida si riserva di modificare il programma e l'itinerario in base alla composizione del gruppo e al meteo. Per favorire l'aggregazione e agevolare il gruppo la camera singola è sconsigliata e in alcuni posti non sarà proprio disponibile. 

vls cavalli
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