Dall'Appennino Bolognese il primo passo verso il wifi... Quanti di voi conoscono il Museo Marconi a Pontecchio?

LA RADIO. Può essere considerata come il primo social network della storia: uno strumento avvincente grazie al quale prese vita il linguaggio della comunicazione. Attraverso la diffusione di musica e parole questo grande “magazzino di suoni” continua a intercettare intere generazioni nonostante l’arrivo delle nuove tecnologie comunicative. La radio di oggi, infatti, è fruibile anche sulle piattaforme multimediali e si conferma come uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più diffusi.
L’importanza della Radio nel mondo è stata riconosciuta anche dall’UNESCO che nel 2012 ne istituisce la “Giornata Mondiale della Radio”, celebrata come da tradizione il 13 febbraio.
E quando si parla di radio è impossibile non associarla a colui che, nel lontano 1894, sviluppò un sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio capace di far circolare le notizie in tempo reale. Era un giovane bolognese dal carattere tenace e ambizioso che si era messo in testa di voler trasmettere e ricevere segnali a distanza utilizzando una versione innovata del trasmettitore di Hertz. E ci riuscì! Si tratta di Guglielmo Marconi – scienziato, fisico, imprenditore e politico italiano di fama mondiale.
Marconi inizia a trasformare i suoi sogni in realtà dalla soffitta nella Villa di Pontecchio, oggi sede del Museo a lui dedicato, che il padre aveva concesso perché il ragazzo si sbizzarrisse nei suoi esperimenti; esperimenti che lo portarono a vincere il premio Nobel per la fisica nel 1909 e a diventare uno dei personaggi più illustri del Novecento.
All’età in cui quasi tutti i giovani, appena usciti dalle scuole superiori o dalle università, iniziano la loro carriera, egli aveva già fatto la sua scoperta fondamentale, raggiunto una certa agiatezza e ottenuto una grande influenza.

Marconi viene spesso descritto come “l’inventore della radio” ma realisticamente è stato colui che ha permesso di tagliare tutti i fili e di utilizzare le onde-radio per comunicare a distanza. La sua figura ha riempito pagine e pagine di libri e giornali in tutto il mondo che raccontano di come il padre delle moderne telecomunicazioni, in breve tempo, abbia posto le basi del radar, del cellulare, di internet…
Ogni anno la Giornata Mondiale della Radio è dedicata a un macro-tema che mette in evidenza tutti i diversi modi in cui la radio coinvolge il pubblico e potenzia il dialogo e la tolleranza.
Il tema del World Radio Day 2023 scelto dall’UNESCO è "Radio e Pace", un argomento decisamente attuale e storicamente marconiano che tratta il tema della guerra e mette in evidenza come le aree di crisi del mondo continuano a richiedere spazi sulle onde medie e corte che proseguono la loro azione informativa e culturale oltre le frontiere e le guerre.
E all'attualità si lega la celebre frase di Guglielmo Marconi: “Le mie invenzioni sono per salvare l'umanità, non per distruggerla”.
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By Nelly