Ricordate le vecchie cartoline in bianco e nero? Sono sempre state affascinanti e non vedevamo l’ora di attaccare quel francobollo colorato per iniziarle al loro viaggio postale, verso i nostri cari, con “baci e abbracci”. Sapete che in Appennino potete ancora trovare i protagonisti di quelle suggestive cartoline?
Ci sono alberghi e B&B (un tempo “locande”) che ancora conservano tutto quel fascino “vintage” e che ritroviamo proprio in quelle vecchie cartoline che custodiscono gelosamente: i protagonisti sono proprio loro! Uomini e donne radicati nel loro territorio, che si sono tramandati la tradizione di quella accoglienza genuina che rende così particolare soggiornare in Appennino.
Lo sa bene chi si trova a percorrere la Via degli Dei. Una delle sue tappe principali è Madonna dei Fornelli ed è proprio uno di quei luoghi dove ancora si respira l’aria della villeggiatura dei nostri nonni. Negli anni ‘70 e ‘80 queste località montane dell’Appennino attraevano i bolognesi durante i mesi caldi e i paesi si risvegliavano recuperando la densità di popolazione precedente al periodo di abbandono dei borghi. Chi si era trasferito in città per cercare lavoro, approfittava delle vacanze estive per tornare al suo paese e per far mantenere ai propri figli un legame con la loro località di origine.
Tra le famiglie di albergatori protagonisti di quel decennio c’è la famiglia Romani che ancora oggi gestisce il B&B I Romani: una famiglia dove le donne sono sempre state protagoniste, per tre generazioni, a partire dagli anni ‘20. Oggi, ad accogliere il viaggiatore, c’è Elisa che, forte dell'antica tradizione di famiglia nel campo dell'accoglienza e della ristorazione, non si è arresa alla decisione di chiudere l’albergo da parte dei suoi genitori e ha dato vita a questo B&B ed Home Restaurant per portare avanti l’arte di nonna Erminia e di mamma Anna. E così, ancora oggi, da oltre un secolo, la famiglia Romani riceve gli ospiti con genuinità e calore familiare, con tanta passione ed amore per la propria attività.
Nonostante i cambiamenti, è rimasta immutata l’atmosfera di familiarità che nel corso di questi anni ha sempre caratterizzato il rapporto della famiglia con i propri ospiti e nel corso delle serate da Elisa potrete ascoltare dalla sua stessa voce genuina la loro storia, sarà un ricordo che vi porterete a casa conservandolo gelosamente.
La Storia dell'ospitalità dei... Romani!
Negli anni '20 Quirico Romani e sua moglie Erminia decidono di costruire un albergo. Ma dopo i primi anni di attività, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’albergo viene distrutto completamente da un ordigno esplosivo. Malgrado lo sconcerto per l’accaduto, il desiderio di portare avanti il proprio progetto porta la famiglia a trasferirsi in un altro locale situato nella piazza del paese, dove si trova ancora oggi. Con la scomparsa improvvisa di Quirico, il figlio Libero subentra con la mamma Erminia nella gestione dell’attività, sostenuto anche dalla sorella Luisa . Trascorrono gli anni ed Erminia, che era stata la padrona assoluta dei fornelli, passa il testimone al genero Arnaldo e poi alla nuora Anna che ha sempre conservato con cura e gelosia gli appunti con le ricette, poi tramandate ad Elisa, dove si racconta di una cucina semplice e legata alle tradizioni del territorio. Nella prima decade del 2000 Anna e Angelo decidono di godersi un po’ di riposo e, non senza rammarico, chiudono definitivamente l’attività di albergo e ristorante. La figlia Elisa riaprirà allora allora la propria casa, traformandola in uno dei B&B più famosi di tutto il cammino della Via degli Dei.
Abbiamo incontrato Elisa nella sua cucina e dalle sue parole emozionate traspare tutta la passione di una donna che, grazie al successo della Via degli Dei, ha ritrovato tanto entusiasmo per il proprio lavoro, come lo avevano la sua mamma e la sua nonna. Anche lei, con le sue specialità genuine, con il suo sorriso, riesce ad imprimere nei viaggiatori un ricordo indelebile di Madonna dei Fornelli.
Quando si racconta, non nasconde le criticità di questo lavoro che richiede tanto impegno, per 365 giorni all’anno e per quasi l’intera giornata. Alla fine rimane davvero poco tempo, ma non mancano le soddisfazioni: “I momenti difficili ci sono stati e ci saranno, ma c'è sempre stata la voglia di rimettersi in gioco e provare a migliorarsi, superando ogni sfida. E poi c’è anche il mio compagno Liviu: senza di lui probabilmente il b&b non sarebbe aperto, mani d'oro e un mago nell'esaudire le mie pazze richieste. In un continuo evolversi per cercare di unire passione e amore con questo lavoro, riesco così a promuovere i prodotti locali all'interno della struttura ma soprattutto riesco a emozionare e far conoscere il nostro territorio, la nostra storia, le persone che hanno fatto grandi cose per la comunità con dei racconti nella nostra cena comunitaria.”
Ma al di sopra di tutto, che cosa fa amare tanto questo lavoro, ad una autentica donna dell’Appennino? “Le soddisfazioni più grandi sono quelle legate ai sorrisi, ai grazie, alle frasi dette e scritte dei nostri ospiti. A chi ritorna a trovarci o a chi ci raccomanda. Essere parte del racconto della propria avventura di vita, essere parte di un fumetto o citata in un libro....tante ed ancora tante le gioie.”
By Nadia
Comments